Saldi invernali, quali regole devono rispettare i negozianti?

Le feste natalizie sono quasi giunte al termine, con la sola Befana che ancora aspetta il 6 gennaio per portare dolci (e carbone) ai bambini di tutta Italia, ma la stagione più attesa sta finalmente per iniziare. L’inizio dei saldi invernali 2024 è ormai alle porte e tutto il nostro Paese si prepara a vedere flussi costanti di persone alla ricerca della migliore occasione possibile e dei prodotti dei propri sogni a prezzi ridotti. La cosa importante da sapere quest’anno è che esistono delle regole ben precise per i negozianti di tutta Italia a cui anche noi clienti dobbiamo prestare attenzione. Sapete quali sono? Ecco la lista completa.

Iniziano i saldi invernali 2024, ecco tutte le regole di quest’anno

Innanzitutto bisogna dire che i negozi non sono obbligati ad aderire ai saldi. Non tutti gli esercizi, soprattutto quelli che vendono beni non soggetti a deprezzamento nel tempo, infatti, scelgono di partecipare ed è loro diritto fare questa scelta. Ad esempio, è raro trovare sconti in negozi di abbigliamento di lusso, spesso è una decisione interna al brand. Sebbene la partecipazione ai saldi non sia obbligatoria, esiste una normativa specifica: l’Articolo 15 del D.Lgs. 31 marzo 1998 n.114/98 regola le disposizioni principali:

  • Gli scopi per cui possono essere applicati i saldi, come il deprezzamento se i prodotti non vengono venduti entro un certo periodo;
  • Le modalità pubblicitarie rivolte ai consumatori, definite dalle Regioni;
  • L’esposizione dei prezzi, con l’obbligo di mantenere visibile anche il prezzo originale;
  • I periodi e la durata dei saldi, determinati, anche in questo caso, dalle Regioni.

Per chi decide di partecipare alla stagione dei saldi, però, ci sono regole ben precise da seguire(e attenzione, non sono importanti solamente per i negozianti, ma anche per i clienti). Vediamo quali sono.

In particolare, i commercianti, per assicurare una gestione corretta degli acquisti durante i saldi, devono rispettare diversi obblighi, tra cui:

  • Esporre in modo chiaro e inequivocabile sia il prezzo originale che quello scontato dei prodotti, indicando la percentuale di sconto;
  • Separare chiaramente la merce in saldo da quella a prezzo pieno, richiedendo una cura specifica nell’allestimento del negozio per i saldi;
  • Fornire la possibilità di cambio per prodotti difettosi, a discrezione del negoziante per quelli senza difetti;
  • Accettare pagamenti con carte di credito. D’altra parte, i consumatori possono decidere se lasciarsi guidare dall’emozione degli acquisti impulsivi o fare scelte ponderate, adottando alcune precauzioni:
  • Controllare sempre i prezzi sui cartellini per evitare sorprese in cassa;
  • Conservare lo scontrino per facilitare eventuali cambi;
  • Scegliere consapevolmente i prodotti da acquistare.
Saldi natalizi
Saldi natalizi | Pixabay @SeventyFour – Prezzihot.it

Nonostante il decreto precedentemente menzionato fornisca linee guida cruciali per la regolamentazione dei saldi, le regioni (con autonomia decisionale) possono disciplinare vari aspetti, tra cui le modalità operative, la pubblicità rivolta ai clienti e la tempistica delle vendite di liquidazione e dei saldi. Tale autonomia consente loro di collaborare con gli enti locali e le imprese commerciali, conferendo loro un notevole potere decisionale. Questa flessibilità spiega perché i saldi non iniziano simultaneamente in tutte le regioni italiane e possono concludersi in periodi differenti, pur rispettando la stessa stagionalità.

Quando iniziano i saldi nelle regioni?

Dopo aver esaminato tutte le regole previste per quest’anno, vediamo quando iniziano i saldi in tutta Italia, tenendo conto che per due regioni, ovvero la Sicilia e la Valle d’Aosta, la stagione è cominciata rispettivamente ieri, 2 gennaio, e oggi, 3 gennaio.

Ecco la lista dell’inizio dei saldi regione per regione:

Abruzzo – 5 gennaio – (durata 60 giorni)

Basilicata – 5 gennaio – 2 marzo 2024

Provincia di Bolzano: 5 Gennaio – 18 febbraio 2024

Calabria – 5 gennaio – 28 febbraio 2024

Campania – 5 gennaio – 2 aprile 2024

Emilia – Romagna – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Friuli Venezia Giulia – 5 gennaio – 31 marzo 2024

Liguria – 5 gennaio – 18 febbraio 2024

Lazio – 5 gennaio – 15 febbraio 2024

Lombardia – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Marche – 5 gennaio – 1° marzo 2024

Molise – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Piemonte – 5 gennaio – 28 febbraio 2024

Puglia – 5 gennaio – 28 febbraio 2024

Sardegna – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Sicilia – 2 gennaio – 15 marzo 2024

Toscana – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Provincia di Trento: 5 gennaio – 5 marzo 2024

Umbria – 5 gennaio – 5 marzo 2024

Valle d’Aosta – 3 gennaio 2024 – 31 marzo 2024

Veneto – 5 gennaio – 28 febbraio 2024

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